Galbraith suscitò giudizi contrastanti nel mondo accademico. Milton Friedman criticò le sue teorie per negare il libero arbitrio dei consumatori, mentre Robert Solow osservò che esse interferivano con le logiche di mercato. Paul Krugman lo definì un autore più orientato al pubblico che agli specialisti, capace di fornire risposte accessibili ma talvolta semplificate. Al contrario, economisti come Paul Samuelson lo considerarono “il più importante economista americano per i non economisti”, mentre Amartya Sen lo definì tra i pensatori più influenti del XX secolo, apprezzandone le intuizioni sul capitalismo moderno e sulla politica economica.
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